Lorenzo Pellegrini, il secondo capitano si racconta. “Mourinho sta creando una mentalità vincente”

La vittoria in Conference League potrebbe far passare un po’ di malumori da Serie A, dove la Roma ha perso nelle ultime due partite e ci sono state critiche e arrabbiature tra mister, arbitri e calciatori. Tutto può passare perché in fondo, mantiene il settimo posto in classifica con dietro la Lazio e davanti la Fiorentina.

Siamo in un momento dell’anno dove in classifica si fotografano scene già viste.

  • Milan al primo posto, finalmente dopo diverse settimane con il Napoli.
  • L’Inter al secondo posto, il Napoli al terzo con la Juventus finalmente in risalita dopo due vittorie, una sconfitta e due vittorie precedenti.
  • L’Atalanta si è abituati a vederla in alto, poco la Fiorentina che è una new entry, spinge il Bologna per staccarsi da Verona ed Empoli.

Insomma, nonostante il mese di novembre non sia finito bene e dicembre non sia iniziato nel migliori dei modi, la squadra allenata da Mourinho ottiene due risultati: si mantiene vicino area di qualifica Uefa, vince il turno della Conference.

Potrebbero arrivare nuovi giocatori nella fase di acquisti e cessioni di inizio anno. In tutto questo, una bella intervista al capitano Lorenzo Pellegrini ci voleva.

Lo soprannominiamo il secondo capitano visto che segue l’esempio di Totti e parla di difficoltà incredibili che ha dovuto superare. Nei bookmakers stranieri come quelli descritti da www.melbet-italia.com, viene inserito nella lista di miglior marcatori quotati, tavolta gareggia anche con Immobile che per ora lo supera nelle statistiche.

The Player Tribune, un aritmia metteva a rischio carriera sportiva e anche la vita, non si è fermato!

Lorenzo Pellegrini ha raccontato la sua vita al The Player Tribune, il percorso di un calciatore professionista si alterna tra momenti difficili, allenamenti continui e soddisfazioni. Racconta una cosa molto grave per un atleta, avere sedici anni e scoprire un aritmia con battiti irregolari e fiatone mentre si corre.

Per curare questo difetto il medico impore l’interruzione sportiva fino a otto mesi, “niente corsa, niente allenamenti, niente calcio, niente Roma. Ma poi succede l’inaspettato” quando il dottore mi disse che ero guarito, ero motivatissimo: volevo correre per sempre, lanciarmi in contrasti e fare scivolate. Forse avrei potuto invadere una nazione intera da solo.

Quindi cosa succede alla prima partita? Mi rompo il quinto metatarso. Sei settimane di stop. Ma sono riuscito a superare anche quel periodo, ho dato tutto me stesso per farlo… La Roma è il punto di arrivo per cui ho dato tutto”.

Mourinho sta creando una mentalità vincente, parole di Pellegrini

La Roma che ha visto e vissuto Lorenzo Pellegrini, centrocampista anno 1996, è quella di Totti, dello scudetto con Capello. La stagione che ha giocato della Champions, nel 2017, è quella che segnerebbe un qualunque giocatore, costruendosi un’esperienza contro squadre come il Chelsea o l’Altletico Madrid.

Le cose in questi anni sono cambiante nel calcio, a livello nazionale e internazionale, e nella stessa Serie A. Lo ha fatto capire Mourinho come tanti altri nuovi allenatori che hanno iniziato quest’anno ad allenare nella prima serie. Ecco racconta il mister giallorosso, Lorenzo Pellegrini, capitano centrocampista As Roma. “In questo momento stiamo lavorando parecchio a creare una mentalità vincente, perché mister Mourinho ci dice sempre che deve essere una delle nostre maggiori qualità.”