Trasformazione frutta fresca: in aiuto arriva la tecnologia

Chi ha aggirato la boa del mezzo secolo, si ricorda sicuramente mamme e nonne che lavoravano per giorni interi per la  trasformazione di frutta fresca in marmellate, succhi di frutta, gelatine, frutta sciroppata che ci avrebbe accompagnato per tutto l’inverno.

Il ritorno del passato

Per anni questa usanza si è andata perdendo, vuoi per il poco tempo a disposizione, vuoi perché erano cambiati i costumi, la gente non trasformava più la frutta in casa, ricorreva a prodotti confezionati. I tempi cambiano, a volte ci si accorge che ritornare sui propri passi è una soluzione più che apprezzabile. Le cose prodotte in casa sono più naturali, sicure, buone e danno tanta soddisfazione, così, pian piano, si è ritornati alla lavorazione della frutta e verdura fresca, ma con diverse migliorie. Grazie alla tecnologia, infatti, non si devono più fare lavori che portavano via giorni interi, assoldando manovalanza anche tra i più piccoli che venivano puntualmente messi a snocciolare la frutta o a girare la manovella del passa pomodoro.

La tecnologia, infatti, ci porta macchinari che aiutano, ad esempio a snocciolare velocemente la frutta, senza perdere intere giornate oppure per pressarla in modo da ottenere tutto il succo per preparare ottime bevande, senza nessun spreco e sforzo, come possiamo vedere nell’attrezzatura per frutta su agristorecosenza.

Come conservare la frutta

Come tutti sappiamo, tutte le conserve, di frutta o verdura che siano, devono essere pastorizzate per debellare la presenza di qualsiasi batterio. I vasi, barattoli o bottiglie, una volta pronti, vanno rigorosamente dotati di etichetta adesiva che riporta nome del prodotto (es. salsa di pomodoro) e data di produzione. Quando preparate una nuova “ondata” di conserve, ricordatevi di portare in avanti eventuali rimanenze dell’anno precedente, in modo da consumare prima il prodotto più vecchio. Diversamente, se resta sul fondo finirà col diventare inutilizzabile e dovrete buttare tutto il lavoro fatto e sarebbe un peccato, oltre che uno spreco inutile.

Cosa si può conservare?

Possiamo conservare praticamente tutto, forse l’unico frutto che si presta poco alla lavorazione è il cocomero. Se avete un orticello o qualche albero da frutta, questo è il metodo giusto per non sprecare nulla. La frutta può essere trasformata in marmellate, succhi di frutta, gelatine, sciroppati, messa sotto spirito. Si possono utilizzare tutti i tipi di frutta, considerando che ci sono frutti più indicati per le marmellate, come pesche, ciliegie, arance, pere e quelli più adatti alle gelatine  come le mele o il melone. Ovviamente ogni genere di lavorazione ha il suo trattamento.

Per quel che riguarda le verdure, il discorso è lo stesso, i prodotti che possono essere conservati sono la maggior parte: sottolio, sottaceto, in forma di giardiniera, salsa o verdura nel suo  liquido di cottura. In teoria la verdura più difficile da conservare, causa l’elevato contenuto d’acqua, è l’insalata, ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni. Il radicchio, ad esempio, è ottimo fatto alla griglia o al vapore e conservato sottolio, anche l’indivia può seguire lo stesso trattamento, mentre la lattuga può essere sbollentata e conservata in acqua acidulata per essere utilizzata per involtini o similari.