Breve storia del comunismo

Sintetizzare questo movimento politico è impossibile, ma si possono segnare i passi più importanti per questa “realtà sociale che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l’organizzazione collettiva del lavoro”.

Marx  ed Engles

Il movimento politico  vede come ideologisti Karl Marx e Fredrich Engles, anche se i primi barlumi di proto comunismo si possono individuare nei risvolti dell’Illuminismo francese.  Per i due pensatori, il comunismo non era una filosofia, ma bensì una conseguenza del capitalismo sviluppato. Engels, infatti, scriveva: “Il comunismo non è una dottrina ma un movimento; non muove da princìpi ma da fatti. I comunisti non hanno come presupposto questa o quella filosofia, ma tutta la Storia finora trascorsa e specialmente i suoi attuali risultati reali nei paesi civili.”

È proprio grazie a Marx e Engles che il comunismo diventa un vero e proprio movimento rivoluzionario. Loro infatti sostenevano che questo pensiero non poteva emergere in piccoli gruppi. Con il Manifesto, Marx definisce che: “se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista”.

Sostanzialmente si assisterebbe a quello che era visibile le film di Fritz Lang del 1927: “Metropolis”, e dalle ceneri del capitalismo risorgerebbe qualcosa si buono, giusto ed equo. Dopo la lotta, sarebbe stata instaurata una dittatura del proletariato, ma solo per un periodo transitorio, in contrapposizione al potere della borghesia e la proprietà privata sarebbe stata abolita.

I successori di Marx

Alla morte del filosofo, al termine comunismo venne preferito il termine socialismo e in varie parti d’Europa venne rielaborato il pensiero e scisso in due correnti, ma in Russia cosa succede? Il termine qui cambia nel 1917 con la Rivoluzione d’Ottobre, quando il partito bolscevico prende il potere in Russia con Lenin. Padre della Rivoluzione, Lenin rielaborerà il pensiero marxista, trasformandolo in corrente leninista. Alla morte di Lenin, a prender e il potere fu Stalin che in una fusione di pensiero marxista-leninista, trasformò il potere  in un regime totalitario per tutto il XX secolo. Purtroppo, come sempre, le idee possono essere giuste ma  andare l’impronta sono le interpretazioni personali.