Cosa comporta un calo del livello di testosterone?
Conosciamo meglio le funzioni di quest’ormone
Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza. Benché sia strettamente correlato alla salute sessuale maschile, esso è presente, anche se in quantità di molto inferiori, anche nelle donne.
Viene prodotto nei testicoli ed ha la funzione principale di sancire le differenziazioni sessuali. Durante la fase dello sviluppo, infatti, esso comporta la maturazione sessuale, il cambio della voce e la comparsa dei peli in alcuni punti del corpo.
Con l’andare del tempo, soprattutto dopo i 50 anni, avviene un lento e graduale abbassamento del livello di testosterone.
Ma la sua funzione non è solamente quella di favorire la libido e di assicurare delle prestazioni sessuali di qualità. Questo ormone gioca un ruolo importante anche in altre sfere della salute in generale. Ecco perché aumenta la richiesta di integratori testosterone in farmacia.
Andiamo a scoprire quali sono alcuni rischi riscontrati dai più recenti studi in caso di abbassamento di testosterone.
Uno dei ruoli di quest’ormone è quello di contribuire a produrre le proteine. E le proteine sono i mattoni fondamentali per la “costruzione” dei muscoli. Questo è un motivo per cui chi ha carenze di testosterone è più soggetto alla formazione del grasso viscerale. Il grasso addominale che non è tenuto sotto controllo può portare a delle forme di insulino-resistenza, all’aumento di trigliceridi ed al blocco della produzione di colesterolo “buono”. Tutte queste problematiche aumenterebbero la possibilità di problemi cardio-vascolari, di tumori o dell’insorgenza del diabete.
Ma l’ormone in questione è anche responsabile della corretta formazione delle ossa. Non è un caso che nelle donne la percentuale di soggetti che soffrono di osteoporosi sia molto maggiore rispetto agli uomini.
Esistono degli esami specifici che servono a verificare quale sia il livello del testosterone nel corpo. Questi comunque vengono effettuati solamene in presenza di problematiche serie della sfera sessuale, come alcuni casi di disfunzione erettile, calo della libido o infertilità.
La buona notizia è comunque quella che intervenendo su alcune abitudini possiamo favorire naturalmente la produzione di testosterone, mentre in alcuni casi sarà necessario ricorrere ai farmaci.
Come aumentarlo naturalmente
L’esercizio fisico è uno dei migliori alleati in questo senso. Grazie ad esso si va a sostituire gradualmente la massa grassa con quella magra, instaurando un circolo virtuoso che favorisce la sua produzione.
E’ altrettanto essenziale curare l’alimentazione. Oltre ad evitare alcuni cibi contenenti zuccheri e grassi saturi, sarebbe buona norma assumerne altri che hanno un elevato contenuto di vitamina D o di zinco. Sono tanti i cosiddetti “cibi afrodisiaci”. Grazie ad essi possiamo stimolare naturalmente la produzione dell’ormone.
Tra i nemici giurati del testosterone vi sono l’alcol, la mancanza di sonno e l’eccessivo stress. L’alcol va infatti ad inibire direttamente la sua produzione. Degli studi condotti da alcuni ricercatori che valutavano gli effetti negativi della mancanza del giusto quantitativo di riposo hanno evidenziato una quantità di testosterone pari al 15 % in meno negli individui che dormono meno di 7 ore a notte rispetto a chi riposa di più.