I motivi del ridimensionamento del calcio cinese
I motivi del ridimensionamento del calcio cinese
Se fino a due o tre anni fa, il calcio cinese sembrava essere all’età dell’oro, con contratti faraonici anche per tanti giocatori che in Europa non erano affatto delle stelle, investimenti fuori da ogni logica per cercare di alzare il livello qualitativo del campionato autoctono, di per sé ovviamente molto basso, adesso le cose sembra che stiano andando nel senso inverso.
Le regole che sono state imposte da parte della Federazione, che ha scelto prima di limitare il numero di stranieri, ritoccandone poi la soglia, per poi impostare un tetto salariale, ponendo un vero e proprio stop ai super ingaggi, ha di fatto cambiato il calcio cinese, rispettando al tentativo di espansione, che ad un certo punto pareva davvero senza controllo. Ormai i bookmakers propongono quote anche relative alla possibilità di vedere diversi giocatori stranieri cambiare casacca e tornare in Europa. In tutte le piattaforme di gambling online che espongono il marchio AAMS, ormai, si possono trovare palinsesti praticamente sconfinati e scommesse di ogni tipo: maggiori info qui.
Stop ai super ingaggi, poi l’emergenza sanitaria ha sparigliato ancor di più le carte
L’allarme legato alla diffusione del Coronavirus, poi, non ha fatto altro che mettere il classico coltello nella piaga in una situazione che si stava già ridimensionando da tempo. L’emergenza sanitaria che ha sconvolto tutto il Paese cinese, sta chiaramente avendo grandi ripercussioni anche sulle attività sportive e sui calciatori famosi giunti in Oriente per rinverdire il proprio conto in banca.
Il calciomercato, ad esempio, potrebbe veramente stravolgere tutto, dato che gli stranieri che giocano attualmente nel campionato cinese potrebbero riuscire a sfruttare la risoluzione contrattuale e a liberarsi dalle rispettive squadre in cui militano in Cina. Il motivo? Pare che il cavillo utile possa essere quello relativo alla mancanza di un campionato da disputare.
Ci sono già i primi segnali in tal senso, anche se ad esempio Ferreira Carrasco è stato ceduto, e non si è svincolato, facendo ritorno all’Atletico Madrid. Il belga, però, potrebbe essere davvero solo il primo di una lunghissima lista.
Chi sono i big che potrebbero svincolarsi dalla Cina
Vi ricordate di Paulinho, centrocampista brasiliano che ha giocato nel Barcellona e nel Tottenham? Ebbene, adesso milita nel Guangzhou Evergrande, ma potrebbe essere un buon innesto nel reparto centrale di qualsiasi squadra di vertice. E che dire di Oscar, Arnautovic e Hulk, che vestono la maglia dello Shanghai SIPG. Il primo, ex Chelsea, è il più giovane dei tre, dato che ha solo 28 anni ed è anche quello che, probabilmente, ha più mercato.
Marek Hamsik, ex Napoli, farebbe comodo a varie squadre, così come Rondon, centravanti di 30 anni ex Zenit e Newcastle. Come dimenticarsi di Alex Teixeira ed Eder: il primo ex Shakhtar e il secondo, attaccante che ha giocato per tantissimi anni nel campionato italiano e ha vestito anche la maglia della Nazionale italiana.
Dallo Shandong Luneng Taishan si potrebbero liberare, invece, Marouane Fellaini e Graziano Pellè: il primo 32 anni, il secondo 34, potrebbero fare il caso di qualche squadra di metà classifica, che vuole ambire a qualcosa in più e inserire peso ed esperienza in squadra.
Il vero e proprio pezzo pregiato del mercato cinese, se mai dovessero davvero aprirsi scenari in tal senso, sarebbe sicuramente Stephan El Shaarawy. L’ex attaccante di Milan, Roma e Monaco, infatti, tornerebbe di corsa nel campionato italiano e ci sono diverse squadre di prima fascia che non disdegnerebbero averlo in squadra, Juventus compresa, a quanto pare.
Dusko Tosic, Moussa Dembélé, Leo Baptistao, Frank Acheampong, Sandro Wagner, Yaya Tourè e Fernandinho: i nomi dei potenziali svincolati dalle squadre cinesi sono davvero numerosi e fanno veramente impressione, sia per esperienza che per qualità che potrebbero portare in ogni squadra.