Il Milan crolla a Londra: debutto amaro per Modric contro il Chelsea
Pesante sconfitta per i rossoneri nell’ultima amichevole pre-stagionale
Un test preoccupante a pochi giorni dagli impegni ufficiali. Il Milan di Massimiliano Allegri incassa un pesante 4-1 contro il Chelsea nell’ultima amichevole prima dell’esordio in Coppa Italia contro il Bari e della prima giornata di campionato con la Cremonese. Una prestazione allarmante per i rossoneri, compromessa da un avvio shock con due reti subite nei primi otto minuti e dall’espulsione di Coubis che ha costretto il Diavolo a giocare in inferiorità numerica per 70 minuti. L’unica nota positiva della giornata londinese è stata la prima apparizione con la maglia rossonera di Luka Modric, entrato nella ripresa quando però il risultato era già ampiamente compromesso. Gli analisti di Kikobet avevano previsto difficoltà per i rossoneri contro i Blues, ma l’ampiezza del passivo ha sorpreso anche gli esperti del settore.
Inizio da incubo a Stamford Bridge
La trasferta londinese si è trasformata rapidamente in un incubo per il Milan. Dopo appena sei minuti, la sfortuna si è accanita sui rossoneri con l’autorete di Coubis che ha sbloccato il risultato in favore dei padroni di casa. La difesa schierata da Allegri, con un inedito 3-4-2-1, ha mostrato immediatamente preoccupanti lacune.
Prima che il Milan potesse riorganizzarsi, è arrivato il raddoppio del Chelsea. Al minuto otto, Joao Pedro ha superato con troppa facilità Tomori e ha battuto Maignan, portando i Blues sul 2-0 e mettendo in evidenza le difficoltà del reparto arretrato rossonero, composto nell’occasione da Tomori, Coubis e Terracciano.
Le cose sono ulteriormente precipitate al 20′ quando Coubis, già protagonista in negativo con l’autorete, ha fermato fallosamente Joao Pedro lanciato a rete, ricevendo un cartellino rosso diretto. Una decisione severa per un’amichevole, ma che ha rispecchiato la gravità dell’intervento e ha costretto il Milan a giocare con l’uomo in meno per oltre un’ora.
Modric, un debutto nell’ombra
L’unico spiraglio di luce in una giornata buia è stato l’ingresso in campo di Luka Modric. Il fuoriclasse croato, ultimo acquisto di prestigio del mercato rossonero, ha fatto il suo esordio a inizio ripresa rilevando Ricci. Nonostante la sua innegabile classe, però, il trentottenne non ha potuto invertire l’inerzia di una partita ormai compromessa.
Il pubblico di Stamford Bridge ha potuto ammirare solo qualche lampo del repertorio tecnico di Modric, che ha bisogno di tempo per integrarsi nei meccanismi di gioco e trovare la migliore condizione fisica. La sua presenza in campo, tuttavia, rappresenta una promessa per il futuro, soprattutto quando potrà essere supportato da una squadra al completo e in parità numerica.
Secondo tempo: tra orgoglio e nuove disattenzioni
Nella ripresa, il Chelsea ha continuato a spingere sfruttando la superiorità numerica. Al 60′ è arrivato il terzo gol dei Blues, con Delap che ha trasformato un calcio di rigore concesso per un fallo di Musah su Estevao. Il Milan, nonostante lo svantaggio e l’inferiorità, ha avuto un sussulto d’orgoglio trovando la rete della bandiera con Fofana.
Questo timido segnale di reazione non è bastato a evitare l’ulteriore passivo. Nel finale, infatti, Delap ha realizzato la sua personale doppietta, sfruttando ancora una volta le disattenzioni della difesa rossonera per fissare il risultato sul definitivo 4-1.
Preoccupazioni per Allegri
Il test contro il Chelsea, campione del mondo in carica, ha evidenziato numerose problematiche che Allegri dovrà affrontare rapidamente. Le difficoltà difensive sono apparse evidenti, con troppi spazi concessi agli avversari e una generale mancanza di concentrazione nei momenti chiave.
Il modulo 3-4-2-1 scelto inizialmente dal tecnico livornese, con Musah e Bartesaghi sulle fasce e il duo Saelemaekers-Loftus-Cheek a supporto di Leao, non ha dato i frutti sperati. La fase di non possesso ha mostrato lacune preoccupanti, con i giocatori spesso fuori posizione e incapaci di contrastare efficacemente le offensive avversarie.
A pochi giorni dall’inizio degli impegni ufficiali, il Milan appare ancora un cantiere aperto. La sconfitta di Londra suona come un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Allegri avrà il compito di lavorare intensamente per correggere gli errori emersi e preparare al meglio la squadra per le sfide che contano. Mentre in altri contesti emergono figure di un calcio alternativo e anti-sistema, il Milan deve ritrovare rapidamente la propria identità per non compromettere l’inizio della nuova stagione.