Mario Draghi dialoga con le forze politiche

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha scelto Mario Draghi come persona incaricata di creare un nuovo governo invece che andare alle elezioni per motivi di urgenza economica, sanitaria e tecnica. L’ex presidente della BCE ha accettato e da tre giorni è nella fase di consultazioni con le forze politiche.

Giovedì e venerdì ha incontrato tutte le forze politiche piccole e medie, compresi Fratelli d’Italia che nonostante hanno dichiarato di voler il voto hanno espresso senso di collaborazione nel nuovo governo. Il partito democratico ha detto sì subito a Draghi e anche di voler collaborare con quella parte del Movimento Cinque Stelle con cui stava operando nel secondo Giuseppe Conte.

Sabato 6 febbraio: una giornata epocale per l’Italia

Su sabato si concentravano tutte le attenzioni perché il nuovo e futuro premier ha incontrato le due forze politiche maggiori, quelle uscite vincenti dalle elezioni del 2018 ma con degli equilibri tra camera e senato molto fragili e dinamici, la risposta in una condizione di parità è stato il primo Giuseppe Conte (governo giallo verde), poi il secondo Conte (governo giallo rosso) e Mario Draghi ha invitato per questa fase alla massima maggioranza.

Sarà un governo tecnico? Ascoltando le diverse interviste è un nì, per il Movimento Cinque Stelle è un sì e vogliono un governo politico risultato di elezioni ma anche che risponde al come hanno vinto le elezioni del 2018. La giornata di oggi era una vera e propria scommessa, di quelle che i quotisti inseriscono anche nei bookmakers con domande ben mirate, così ha fatto ad esempio questo bookmakers con le elezioni americane e altre internazionali: recensione “22Bet Casino, un operatore storico e affidabile“.

Consultazioni Mario Draghi e Lega

Il Centrodestra dal presidente Mattarella si era presentato unito, su Mario Draghi però si sono aperte delle divisioni. Come abbiamo detto, Fratelli d’Italia erano il no assoluto ma si sono dichiarati collaborativi nelle consultazioni con il futuro premier. Forza Italia ha detto sì, Silvio Berlusconi si è espresso fiducioso e stima Mario Draghi, inoltre il paese non può affrontare ora una tornata elettorale. Matteo Salvini ha una Lega con una rappresentanza del mondo delle imprese che ha chiesto al capo politico di aprire a Mario Draghi, cosa che Salvini non ha escluso al 100%. Le consultazioni confermano questa posizioni: “siamo a disposizione, non abbiamo posto condizioni, la Lega è la prima forza politica del paese.” Prima delle consultazioni c’era stata nei giorni scorsi una riunione interna del partito, inoltre Salvini ha dichiarato che non voleva un governo Draghi come un governo Conte, in più che “ognuno vada alle consultazioni con la propria testa”.

Consultazioni Mario Draghi e Movimento Cinque Stelle

Il Movimento Cinque Stelle ha mostrato divisioni interne al momento della nomina di Draghi, Crimi è stato il primo ha dichiarare il No, invece Luigi Di Maio sostenuto dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, hanno detto al Movimento di sentire l’incaricato a creare il nuovo governo e ad avere rispetto istituzionale. Oggi è stato il momento decisivo, Grillo ha incontrato Draghi e il Movimento nella figura di Vito Crimi si è dichiarato disponibile ad appoggiare un “governo politico con una maggioranza solida”. Beppe Grillo preme Draghi verso una politica con al centro l’ambiente, i giovani, la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile, insomma il cammino della Next Generation disegnata da Conte ma che ha creato delle fratture fino a portare alla crisi. Si prospetta con Mario Draghi una situazione diversa ma l’interrogativo rimane l’Europa con le richieste specifiche sul Recovery Fund e la posizione effettiva delle forze politiche che circonderanno il nuovo incaricato premier.

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