Termina l’avventura di Mourinho al Fenerbahce: esonero dopo appena 14 mesi
L’eliminazione dalla Champions League contro il Benfica è stata fatale per lo Special One
L’esperienza di José Mourinho sulla panchina del Fenerbahce si è conclusa bruscamente. Il club turco ha ufficializzato la separazione dal tecnico portoghese dopo appena 14 mesi di collaborazione e 62 partite alla guida della squadra. Una decisione che arriva all’indomani dell’eliminazione nei preliminari di Champions League per mano del Benfica, un confronto che lo stesso Mourinho aveva commentato con estrema sintesi: “Ha vinto la squadra più forte”.
La società di Istanbul ha comunicato l’esonero con una nota essenziale: “Ci siamo separati da José Mourinho, allenatore della nostra squadra dalla stagione 2024-2025. Lo ringraziamo per l’impegno profuso per la nostra squadra e gli auguriamo successo nella sua futura carriera”. Secondo quanto riportato dai media turchi, al tecnico portoghese sarebbe stata riconosciuta una buonuscita di circa 15 milioni di euro.
Un’avventura senza titoli
Mourinho era approdato al Fenerbahce il 1° luglio dello scorso anno, dopo sei mesi di pausa seguiti all’esperienza sulla panchina della Roma. Il bilancio del suo periodo in Turchia appare decisamente deludente: nessun trofeo conquistato, un secondo posto in campionato nella passata stagione e la recente mancata qualificazione alla Champions League che ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La dirigenza del club gialloblù ha convocato d’urgenza il consiglio di amministrazione per valutare i profili dei possibili sostituti, con l’intento di rilanciare immediatamente le ambizioni della squadra in questa nuova stagione appena iniziata.
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Un percorso europeo in declino
Per Mourinho si tratta dell’ennesima battuta d’arresto di una carriera che negli ultimi anni ha perso progressivamente smalto, soprattutto in ambito europeo. Lo Special One non partecipa alla Champions League dalla stagione 2019/2020, quando sedeva sulla panchina del Tottenham e venne eliminato agli ottavi di finale.
Con il Fenerbahce, il tecnico portoghese si è fermato agli ottavi di Europa League, competizione che aveva vinto nel 2016/17 alla guida del Manchester United. L’ultimo trofeo europeo conquistato rimane la Conference League, vinta con la Roma nella storica finale di Tirana che ha riportato un titolo internazionale nella capitale italiana dopo molti anni. Anche in quel caso, tuttavia, l’avventura si concluse con un esonero.
La sua incapacità di adattarsi alle nuove tendenze del calcio moderno sembra essere un fattore determinante nei recenti fallimenti, come evidenziato anche dall’analisi tattica avanzata che sempre più spesso viene applicata alle più importanti competizioni internazionali, come dimostrato dalla recente rimonta della Germania sull’Italia in Nations League.
Polemiche e controversie in Turchia
Il periodo di Mourinho in Turchia è stato caratterizzato anche da numerose controversie. Particolarmente tesi sono stati i derby contro il Galatasaray, teatro di episodi che hanno alimentato tensioni e polemiche. Lo scorso aprile, dopo una sconfitta in Coppa, il Galatasaray accusò pubblicamente il tecnico portoghese di aver “fatto una valanga di danni al calcio turco”, in seguito a un episodio in cui Mourinho afferrò per il naso l’allenatore avversario Okan Buruk.
In precedenza, a febbraio, il portoghese era stato squalificato per quattro turni per frasi razziste rivolte alla panchina avversaria e insulti al quarto uomo. Mourinho aveva accusato i membri dello staff tecnico del Galatasaray di “saltare come delle scimmie” e aveva criticato duramente l’arbitraggio.
La vicenda si era ulteriormente complicata con una causa per danni morali intentata contro il Galatasaray, con il Fenerbahce che sosteneva che le frasi del proprio allenatore fossero state estrapolate dal contesto. Nonostante la difesa, Mourinho ha subito pesanti sanzioni per quelle che sono state definite espressioni “disumane e immorali”.
Questi episodi hanno contribuito ad alimentare un clima di tensione attorno alla figura del tecnico portoghese, rendendo la sua permanenza in Turchia sempre più complessa e controversa, fino all’epilogo di queste ore che segna un nuovo capitolo problematico nella carriera dell’allenatore che un tempo dominava il calcio europeo.
Mentre il Fenerbahce cerca rapidamente un sostituto all’altezza, resta da vedere quale sarà la prossima tappa professionale di Mourinho, il cui carattere divisivo e gli approcci tattici sempre più in discussione sembrano allontanarlo progressivamente dai top club del calcio europeo.